Il blocco di una pubblicità “sessista” a Milano: un esempio di buona collaborazione tra il Comune e l’Autodisciplina
A seguito di numerose segnalazioni, il Comitato di Controllo è intervenuto nei confronti di un messaggio affisso a Milano bloccandolo con un provvedimento inibitorio per contrasto con l’art. 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, ritenendo che il messaggio mercificasse il corpo femminile con una conseguente lesione della dignità della persona.
Il messaggio, volto a promuovere dei succhi di frutta, mostrava l’immagine in primo piano, oltre che delle confezioni dei prodotti, del fondoschiena di una donna in costume, che teneva in una delle mani appoggiate sui fianchi il prodotto pubblicizzato, mentre il claim recitava: “Il gusto pieno della frutta”.
Allo IAP si era rivolto anche il Comune di Milano che, forte anche di una recente delibera in tema di pubblicità sessista, aveva chiesto l’intervento dello IAP affinché valutasse la conformità o meno del messaggio alle norme del Codice di Autodisciplina.
A seguito del provvedimento inibitorio del Comitato, l’azienda inserzionista ha mostrato collaborazione, comunicando di non avere intenzione di opporvisi e di aver già dato istruzioni per la rimozione della cartellonistica.
Un intervento rapido ed efficace quello dell’Istituto, che ha in pochi giorni confermato un principio fondamentale e ormai consolidato in merito al divieto dell’uso improprio del corpo della donna nella comunicazione commerciale, dimostrando ancora una volta il valore dell’Autodisciplina pubblicitaria quale presidio irrinunciabile nel contrastare la comunicazione offensiva o lesiva della dignità della persona, a tutela del cittadino.
Qui il provvedimento per intero