Riciclabile e Life Cycle Assessment
Riciclabile
Un prodotto è riciclato se proviene da fonti di riciclo ed è stato sottoposto ad operazioni di riciclaggio per essere recuperato per un nuovo uso. Un prodotto è riciclabile se può essere sottratto al flusso dei rifiuti e reintrodotto sul mercato a seguito di lavorazione, seguendo i parametri imposti dalla legge.
Il claim “riciclato” deve chiarire a quale parte del prodotto, e in che misura, è riferito. Il simbolo del ciclo di Mobius è per gli imballaggi e confezioni riciclabili e, con una indicazione percentuale al centro, indica la quantità del packaging di materiale riciclato.
Life Cycle Assessment
Nell’ambito di una pubblicità comparativa sull’impatto ambientale di diversi tipi di plastiche, stoviglie monouso in plastica tradizionale rispetto a quelle in plastica compostabile che avrebbero un maggiore impatto ambientale (pron. n. 95/2015 ), il Giurì si è pronunciato sull’ammissibilità di un confronto che tenga conto dell’intero ciclo di vita del prodotto e non unicamente delle vicende del suo cosiddetto fine vita dopo l’uso.
Dalla pronuncia si apprende che l’approccio che tiene conto dell’intero ciclo di vita del prodotto smentirebbe infatti la comune idea che le plastiche compostabili avrebbero un minor impatto ambientale, a motivo del loro più breve tempo di degradazione (sei mesi) rispetto alle plastiche tradizionali (anni), dovendosi tenere conto anche dell’investimento economico necessario per la produzione della stoviglia bio (il consumo di acqua e di terreno per la coltivazione della materia prima; l’energia per produrla; le conseguenti emissioni, etc.). Il messaggio tuttavia è stato ritenuto ingannevole perché la comunicazione al pubblico del confronto – favorevole al minor impatto ambientale delle stoviglie monouso in plastica – non chiariva se fosse basato sull’intero ciclo di vita dei prodotti, mentre è di comune percezione che la valutazione dell’impatto ambientale dei vari tipi di plastica viene prevalentemente condotta e comunicata tenendo conto del modo in cui sono avviati al loro “fine vita” (buttati dopo il primo uso o riutilizzati; sottoposti o meno a processi di degradazione o di riciclo).
In un altro caso discusso davanti al Giurì il claim di “ecologicità” di una nuova bottiglia per acqua minerale era riferito unicamente ad una fase di vita del prodotto, in particolare il suo smaltimento, sottacendo gli altri momenti della produzione e rendendo di fatto la perentorietà dei claim decettiva.
L’affermazione del primato della bottiglia “eco-sostenibile al 100%” (pron. n. 86/2008) esaltava il fatto che il suo smaltimento si realizzava in modo pienamente ecosostenibile, senza tuttavia tener conto del procedimento produttivo né del fatto che, nel corso del processo produttivo sia del mais, sia del PLA (acido polilattico), sia della bottiglia pubblicizzata, si realizzavano sicuramente un consumo di combustibili fossili e di acqua, nonché il rilascio di emissioni inquinanti.
Se è ammissibile comunicare una piena riciclabilità della bottiglia (dato dimostrato), e cioè la sua riutilizzabilità come materiale per la realizzazione di nuovi prodotti in PLA, non si può omettere di rilevare che il processo di riciclaggio – e in particolare il processo di realizzazione del prodotto nuovo – comporta l’uso di fonti di energia fossili e l’utilizzazione di procedimenti tradizionali, con emissione quindi di residui nell’atmosfera, rendendo scorretta l’affermazione: “a differenza delle plastiche più comuni, è riciclabile chimicamente: una XXX Bottle nuova rinasce da una XXX Bottle usata, senza usare petrolio e senza inquinare l’atmosfera”.