Ingiunzione | n. 90/18 del 26/10/2018 |
Nei confronti di | A.T.EL. & C. snc |
Mezzi | TV |
Prodotto | Centro assistenza elettrodomestici |
Articoli violati | 9,10 |
Il Presidente del Comitato di Controllo visto il telecomunicato “Atel da 55 anni centro assistenza elettrodomestici delle migliori marche”, rilevato su TVA Vicenza nel mese di ottobre 2018 ritiene lo stesso manifestamente contrario agli artt. 9 – Violenza, volgarità, indecenza – e 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Il messaggio, nel pubblicizzare il centro di assistenza A.T.EL. & C. snc, utilizza l’immagine di una ragazza, inginocchiata davanti al protagonista maschile ripreso dalle spalle in giù. La ragazza con reggiseno, trucco marcato e unghie laccate passa una mano sul ventre nudo del protagonista maschile e, con sguardo ammiccante, aggancia il passante del jeans dell’uomo verso di sé. Ad avviso del Comitato di Controllo la rappresentazione non lascia spazio all’immaginazione circa la sua esplicita volgarità, che rende il messaggio in palese contrasto con le disposizioni del Codice, superando di gran lunga la soglia del semplice cattivo gusto, di per sé non censurabile in sede autodisciplinare. Se, infatti, per giurisprudenza ormai costante, la tematica sessuale non è di per sé vietata in pubblicità, nel caso in esame, la provocatoria e ingiustificata allusione ad un atteggiamento intimo porta la comunicazione a scadere in una inaccettabile lesione della sensibilità del pubblico, in violazione dell’art. 9 del Codice. Inoltre è fuori di dubbio che siffatta comunicazione commerciale veicoli una rappresentazione svilente della persona, determinando il contrasto del messaggio con l’art. 10 del Codice. La figura femminile viene infatti strumentalizzata al solo scopo di attirare l’attenzione dei lettori, mentre quella maschile è spersonalizzata e unicamente oggetto di desiderio sessuale. Tutto ciò comporta una commistione di piani tra il corpo e i servizi che si pubblicizzano, che conduce inevitabilmente alla mercificazione e al gratuito sfruttamento della dignità della persona. |