Ingiunzione | n. 73/18 del 31/7/2018 |
Nei confronti di | Giallo Oro srl |
Mezzi | TV |
Prodotto | Negozi compro oro |
Articoli violati | 10 |
Il Presidente del Comitato di Controllo visto il telecomunicato “Che si dà, che si dà?”, relativo a Giallo oro rilevato su Telenorba nel mese di luglio 2018 ritiene lo stesso manifestamente contrario all’art. 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Il messaggio, volto a pubblicizzare la catena di negozi di permuta oro ‘Giallo Oro’, si basa su uno scambio canoro tra il negoziante e una cliente che ancheggiando si dirige verso il bancone. Mentre la protagonista canta “io ti dò la cosa più bella che ho” viene ripresa da un’inquadratura che indugia sul suo fondoschiena, e continua ad avanzare con atteggiamenti ammiccanti verso il negoziante che in risposta canta “che si dà che si dà, quando un uomo incontra una donna?”, firmando un cospicuo assegno in cambio dei gioielli portati dalla donna. Ad avviso del Comitato di Controllo, è fuori di dubbio che siffatta comunicazione commerciale vada oltre il semplice cattivo gusto per veicolare una rappresentazione svilente della donna, che pone il messaggio in contrasto del messaggio con l’art. 10 del Codice. La figura femminile viene infatti strumentalizzata al solo scopo di attirare l’attenzione del pubblico. La comunicazione, attraverso inquadrature e doppi sensi crea un’ingiustificata sessualizzazione della figura femminile e una commistione di piani tra il corpo della donna e i servizi che si pubblicizzano, che conduce inevitabilmente alla mercificazione della persona. Nulla invero giustifica la scelta comunicazionale in questione, essendo questa unicamente finalizzata ad attrarre l’attenzione del pubblico, strumentalizzandone di fatto la sensibilità. |