Ingiunzione | n. 48/20 del 22/9/20 |
Nei confronti di | Accademia Dante Alighieri S.r.l. |
Mezzi | Affissioni |
Prodotto | Accademia Dante Alighieri |
Messaggio | “NON RISCHIARE LA TUA SALUTE e quella dei tuoi cari, frequentando classi affollate” |
Articoli violati | 2 – Comunicazione commerciale ingannevole – e 8 – Superstizione, credulità, paura – |
Il Presidente del Comitato di Controllo visto il messaggio pubblicitario “NON RISCHIARE LA TUA SALUTE e quella dei tuoi cari, frequentando classi affollate”, relativo a ‘Accademia Dante Alighieri’, rilevato sui vagoni della metropolitana di Milano nel mese di settembre 2020 ritiene lo stesso manifestamente contrario agli artt. 2 – Comunicazione commerciale ingannevole – e 8 – Superstizione, credulità, paura – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.
Il messaggio in questione, volto a promuovere i servizi di una scuola privata con corsi di istruzione liceale, tecnica e recupero degli anni scolastici, mostra una giovane studentessa con il volto coperto da una mascherina, tipica del particolare momento storico, al fine di limitare la diffusione del virus Sars-Cov-2. L’headline che copre quasi per intero il messaggio, diffuso sui treni delle metropolitane milanesi, sottolinea “NON RISCHIARE LA TUA SALUTE e quella dei tuoi cari, frequentando classi affollate. #iorestoascuola”.
Ad avviso del Comitato di Controllo, la comunicazione in questione, a causa del particolare contesto nel quale viene diffusa, è suscettibile di veicolare un messaggio fuorviante e potenzialmente angosciante per il pubblico dei consumatori.
L’ingannevolezza del messaggio è generata dall’enfasi posta su un improprio pregio differenziale del servizio offerto, che diversamente da altre scuole sarebbe in grado di garantire meglio la salute degli studenti e di conseguenza dei loro cari in quanto eviterebbe il sovraffollamento.
Le regole per la ripresa dell’anno scolastico in sicurezza nel Paese sono infatti tutte tese a evitare assembramenti e classi sovraffollate al fine di garantire il distanziamento fisico necessario a ridurre l’eventuale contagio. Pertanto, la titolazione ad effetto risulta del tutto inopportuna e scorretta.
Inoltre, l’impostazione comunicazionale è tale da rendere il messaggio particolarmente insidioso, in quanto sfrutta la paura del pubblico nel particolare momento, l’attenzione rivolta verso i propri figli e cari, creando ambiguità e confusione al solo fine di promuovere il servizio offerto, ponendosi perciò in netto contrasto anche con l’art. 8 del Codice.
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