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Le comunicazioni relative alle bende trattamento urto rougj attribuiscono alla linea pubblicizzata effetti sulla cellulite non riferibili ai prodotti di natura cosmetica, che al più possono vantare un’azione sugli inestetismi

Ingiunzione n. 30/21 del 22/7/21
Nei confronti di Rougj Group S.r.l.
Mezzi TV; internet
Prodotto Rougj Bende Trattamento Urto
Messaggio riduce la cellulite agendo sulle adiposità e sulla ritenzione idrica
Articoli violati 2 – Comunicazione commerciale ingannevole e 23 – Prodotti cosmetici e per l’igiene personale

Il Presidente del Comitato di Controllo visti il telecomunicato “#IoNonMiNascondo”, relativo ai prodotti “Rougj” “Bende Trattamento Urto” e mousse effetto liporiducente, rilevato su LA7 nel mese di giugno 2021 e la comunicazione commerciale all’interno della pagina https://www.rougj.com/it/cellulite-trattamento-spa/ ritiene gli stessi manifestamente contrari agli artt. 2 – Comunicazione commerciale ingannevole – e 23 – Prodotti cosmetici e per l’igiene personale – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

La documentazione prodotta dall’inserzionista, a seguito della richiesta del Comitato di Controllo ai sensi degli artt. 32 e 6 del Codice, non è stata ritenuta idonea a supportare le affermazioni pubblicitarie.

I messaggi propongono i prodotti in questione attribuendogli effetti sulla cellulite: “riduce la cellulite agendo sulle adiposità e sulla ritenzione idrica”, “…combatte la cellulite con risultati paragonabili ai trattamenti professionali”. Tale promessa non è tuttavia riferibile ai prodotti di natura cosmetica, che al più possono vantare un’azione sugli inestetismi della cellulite, condizione che non emerge in modo inequivoco nello spot.

La costruzione dello spot favorisce altresì una decodifica fuorviante in merito alle percentuali di risultati attribuiti ai prodotti che appaiono in evidenza sullo schermo “85% riduzione inestetismi”, “85% riduzione cuscinetti adiposi”, “90% riduzione buccia d’arancia…” Tali affermazioni sono, infatti, suscettibili di indurre i destinatari a ritenere che i vantati effetti si verifichino nella misura percentuale indicata, quando invece tali indicazioni si riferiscono alle percentuali dei soggetti testati che hanno osservato un qualche effetto derivante dall’uso dei cosmetici in questione. La circostanza non è chiarita in modo corretto nemmeno nella scritta in super cui rinvia l’asterisco, dalla quale, qualora i consumatori la percepissero, non sarebbero in ogni caso in grado di comprendere a che tipo di sperimentazione i vanti si riferiscono: si parla infatti in modo confuso sia di studio clinico che di valutazioni soggettive, quando in realtà i vanti percentuali nello specifico si riferiscono unicamente alle valutazioni soggettive.

La pagina del sito https://www.rougj.com/it/cellulite-trattamento-spa/, oltre a paragonare gli effetti dei prodotti a quelli del trattamento professionale (affermazione tra l’altro non dimostrata), riporta dati di efficacia che non trovano riscontro negli studi inviati (“test in vivo hanno dimostrato una diminuzione dell’interno coscia fino al 15%”) quando la riduzione media dell’interno coscia è risultata essere di 0.2 mm dopo 28 giorni di trattamento.

Tutto ciò considerato, occorre peraltro sottolineare che l’ingannevolezza di un messaggio pubblicitario deve essere valutata non solo per il contenuto dello stesso, ma anche in considerazione del pubblico cui è destinato, costituito da persone particolarmente sensibili ai temi dell’estetica e per questo motivo portate ad una decodifica più allettante ed illusoria delle promesse del facile ottenimento di risultati particolarmente ambiti, con la conseguente amplificazione dei profili di ingannevolezza.

 

 

 

 

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