Il Presidente del Comitato di Controllo visto il messaggio pubblicitario “Mal di schiena? Stop ai dolori con la Fascia Lombare Magnetica!”, rilevato su Nuovo – data copertina 8 febbraio 2018 ritiene lo stesso manifestamente contrario agli artt. 2 – Comunicazione commerciale ingannevole – e 20 – Vendite speciali – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Il messaggio attribuisce suggestivamente al prodotto pubblicizzato una specifica e inverosimile azione nel risolvere problematiche legate al dolore alla schiena in maniera certa e definitiva: “Stop ai dolori”; “Scioglie i dolori”, “Efficace per sempre”. Una simile impostazione comunicazionale risulta impropria in quanto non tiene conto dell’inevitabile variabilità della risposta individuale, che a sua volta riflette le numerose e differenti cause della patologia comunemente definita “mal di schiena”, che può riconoscere una genesi muscolare (per esempio da contrattura), o artrosica, o riflettere più specifiche e gravi patologie (erniazioni discali ecc.). È del tutto evidente, inoltre, che l’effetto di una fascia lombare, completata o meno da magneti, non potrà in alcun modo influenzare in modo certo e definitivo il dolore associato a patologie a genesi non muscolare (come la maggior parte delle patologie artrosiche o a genesi discale). Inoltre il messaggio si profila in contrasto anche con l’art. 20 del Codice, in quanto, nel comunicare favorevoli occasioni d’acquisto (“Prezzo speciale! Solo 39,90€ anziché 52,40€”; “in offerta i supporti per …polso 14,90€ …gomito 16,90€ …spalle 19,90€ …ginocchio 16,90€”), omette di indicare il periodo entro il quale è possibile fruirne. Tale norma infatti impone l’obbligo formale di indicare la data di scadenza delle favorevoli occasioni di acquisto. Tutto ciò considerato, occorre infine sottolineare che l’ingannevolezza di un messaggio pubblicitario deve essere valutata non solo per il contenuto dello stesso, ma anche in considerazione del pubblico cui è destinato, costituito in questo caso da persone particolarmente sensibili ai temi del benessere e della salute e per questo motivo portate ad una decodifica più allettante ed illusoria delle promesse pubblicitarie, con la conseguente amplificazione dei profili di ingannevolezza.