Pronuncia | n. 25/2016 del 30/5/2016 |
Parti | Comitato di Controllo nei confronti di Named S.p.A. |
Mezzi | Stampa |
Prodotto | Integratore alimentare “Immun’Age” |
Messaggio | “Stress e stanchezza? Non basta un integratore qualunque, scegli Immun’Age” |
Presidente | Gambaro |
Relatore | Leonini |
Dispositivo | «Il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che il messaggio esaminato non appare in contrasto con il CA.»
|
Il Comitato di Controllo ha chiesto l’intervento del Giurì nei confronti di Named S.p.A. (di seguito: Named) in relazione al messaggio “Stress e stanchezza? Non basta un integratore qualunque, scegli Immun’Age”, rilevato su La Repubblica del 17 marzo 2016, ritenendolo in contrasto con gli artt. 2 e 23 bis del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.
Il messaggio, che pubblicizza un integratore a base di papaya fermentata, afferma che Immun’Age “contrasta lo stress ossidativo e sostiene le naturali difese dell’organismo”, proponendolo come rimedio contro lo stress psico-fisico.
Ad avviso del Comitato, non è provato che l’uso di qualsivoglia antiossidante, quale quello pubblicizzato, abbia una diretta efficacia contro le conseguenze dello stress psico-fisico; inoltre, le raccomandazioni o attestazioni di tipo medico-scientifico, che avallano l’efficacia e l’uso del prodotto pubblicizzato, accrediterebbero una valenza quasi terapeutica dello stesso, incompatibile con la sua natura di integratore.
Named ha sostenuto l’esistenza della correlazione tra stress emozionale e stress ossidativo, nel senso che lo stress ossidativo può avere come conseguenza l’affaticamento fisico e mentale, rivendicando, in relazione a Immun’Age, non una efficacia farmacologica, ma una sua efficacia fisiologica, come integratore alimentare.
Il Giurì ha ritenuto che il claim salutistico contenuto nel messaggio pubblicitario, che afferma che l’integratore contrasta lo stress ossidativo e sostiene le naturali difese dell’organismo, presentando il prodotto come coadiuvante per contrastare la stanchezza e lo stress psico-fisico in modo naturale, possa rientrare nell’ambito degli effetti fisiologici riconosciuti dal Ministero della Salute e, quindi, che sono dimostrati e di cui è consentita la pubblicizzazione.
Per il Giurì, dal messaggio emerge chiaramente che il prodotto promosso è un integratore alimentare che contrasta lo stress ossidativo e non un medicinale per prevenire o curare una patologia e che anche i medici utilizzati quali testimonial confermano la funzione del prodotto quale integratore utilizzabile a sostegno delle funzioni naturali dell’organismo.
Il Giurì, esaminati gli atti e sentite le parti, dichiara che il messaggio esaminato non appare in contrasto con il CA.