Il Presidente del Comitato di Controllo visto il messaggio pubblicitario “Il pesce fa festa in collaborazione con il Circolo Pescatori”, rilevato su “Il Resto del Carlino” –  Cronaca Ravenna – del 1° marzo 2018 ritiene lo stesso manifestamente contrario agli artt. 1 – Lealtà della comunicazione commerciale – e 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Il messaggio è volto a pubblicizzare un’iniziativa gastronomica organizzata in collaborazione con il Circolo dei Pescatori di Igea Marina, servendosi in modo provocante e malizioso dell’immagine di tre donne di spalle in maglietta e perizoma rivolte verso il mare solcato in quell’istante da un motoscafo, mentre l’headline recita: “Il pesce fa festa. Solo pescato del giorno no pesce d’importazione.”

Ad avviso del Comitato è fuori di dubbio che siffatta comunicazione commerciale veicoli una rappresentazione svilente della donna, utilizzata alla stregua di un mero oggetto del desiderio e esposta al pari dei servizi pubblicizzati, in contrasto con l’art. 10 del Codice. La dignità della persona risulta, infatti, offesa dalla mercificazione del tutto gratuita ed inaccettabile del corpo della donna. Nulla invero giustifica la scelta comunicazionale in questione, essendo questa unicamente finalizzata ad attrarre l’attenzione del pubblico, strumentalizzandone di fatto la sensibilità.

L’ingiustificato sfruttamento del corpo femminile e della sua sensualità nell’ambito di una comunicazione commerciale genera pertanto riprovazione e sentimenti di rifiuto nel pubblico che determinano un generale discredito che si riflette sulla stessa comunicazione commerciale, intesa come istituzione, ponendo così il messaggio in contrasto anche con l’art. 1 del Codice.