Le affermazioni su Hair Army rappresentano un’azione in termini risolutivi e comunque migliorativi di una situazione complessa come la calvizie e la alopecia androgenetica non attribuibile a un integratore o cosmetico

Il Presidente del Comitato di Controllo visto il video relativo ai prodotti ‘Hair Army’, diffuso su Tik Tok il 15 gennaio 2025 ritiene lo stesso manifestamente contrario agli artt. 2 – Comunicazione commerciale ingannevole -, 23 – Prodotti cosmetici e per l’igiene personale – e 23 bis – Integratori alimentari e prodotti dietetici – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, poiché promette l’efficacia dei prodotti pubblicizzati in termini esorbitanti, che esulano dal campo di azione dei prodotti cosmetici e degli integratori alimentari. Il video mostra un ragazzo che pubblicizza la linea di prodotti ‘Hair Army’, composta da cosmetici e integratori alimentari. Le affermazioni veicolate rappresentano al pubblico dei consumatori un’azione in termini risolutivi e comunque migliorativi di una situazione complessa come la calvizie e la alopecia androgenetica “Hair Army ha creato dei prodotti appositamente studiati per contrastare la miniaturizzazione”. A questo fenomeno vengono attribuite cause dovute ad una patologia (alopecia androgenetica esistente in diversi stadi) il cui responsabile sarebbe l’ormone maschile DHT. Tutte queste alterazioni, di natura non fisiologica, e un meccanismo d’azione che coinvolge processi ormonali, non possono essere trattate con il semplice utilizzo di un prodotto cosmetico la cui efficacia può essere espressa unicamente in termini di prevenzione o di riduzione della caduta dei capelli per cause fisiologiche e temporanee.

Sul sito, espressamente richiamato nel video con l’invito a visitarlo per acquisire ulteriori informazioni, vengono attribuite ai prodotti “DHT-Striker Lotion”, “DHT-Striker Shampoo”, “ESTRO-Defence Lotion” e “ESTRO-Defence Shampoo”, vanti esorbitanti e funzioni non riconducibili ai cosmetici. In particolare, viene vantata un’efficacia simile al minoxidil (sostanza vietata nei cosmetici) con indicazioni che richiamano la comunicazione relativa ai prodotti medicinali (ad es: senza effetti collaterali, arresto della caduta dei capelli, inibizione dell’enzima 5 alfa reduttasi, stimolazione della crescita dei capelli).

Tutto ciò considerato, occorre peraltro sottolineare che l’ingannevolezza di un messaggio pubblicitario deve essere valutata non solo per il contenuto dello stesso, ma anche in considerazione del pubblico cui è destinato, costituito da persone particolarmente sensibili e per questo motivo portate ad una decodifica più allettante ed illusoria delle promesse del facile ottenimento di risultati particolarmente ambiti (quali quelli in campo salutistico) con la conseguente amplificazione dei profili di ingannevolezza.

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