Per il Comitato di Controllo il messaggio, volto a pubblicizzare una birreria, attraverso l’immagine di una donna sdraiata sul bancone del bar, vestita con calze autoreggenti, reggiseno e all’altezza del pube un QR Code che copre le parti intime, mentre il claim recita: “Scannerizzami e scopri cosa ho in serbo per te!”, appare sessista per la rappresentazione svilente dell’immagine della donna. La figura femminile risulta strumentalizzata al solo scopo di attirare l’attenzione del pubblico, assimilando la persona al prodotto, a un bene da consumare.
Ingiunzione | n. 15/19 del 29/3/2019 |
Nei confronti di | Steliv S.r.l. |
Mezzi | Stampa |
Prodotto | Birreria |
Messaggio | “Scannerizzami e scopri cosa ho in serbo per te” |
Articoli violati | 1 – Lealtà della comunicazione commerciale 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona |
Il Presidente del Comitato di Controllo visto il messaggio pubblicitario Bam Brewery Pub “Scannerizzami e scopri cosa ho in serbo per te”, rilevato su Metro News il 29/3/19 ritiene lo stesso manifestamente contrario agli artt. 1 – Lealtà della comunicazione commerciale – e 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Il messaggio per pubblicizzare un locale/pub, mostra una donna sdraiata sul bancone bar, vestita con calze autoreggenti, reggiseno e all’altezza del pube un QR Code che copre le parti intime, mentre il claim recita: “Scannerizzami e scopri cosa ho in serbo per te!”. Ad avviso del Comitato, tale rappresentazione oltre a lasciare poco spazio all’immaginazione riguardo al suo significato scurrile, risulta palesemente offensiva della dignità della persona. La figura femminile viene rappresentata in modo svilente, esposta al pubblico e assimilata al prodotto pubblicizzato, diventando essa stessa un bene da consumare. L’assoluta gratuità della scelta comunicazionale appare come unicamente finalizzata ad attirare a tutti i costi l’attenzione del pubblico strumentalizzandone la sensibilità e gettando discredito sulla comunicazione pubblicitaria in generale, in violazione dell’art. 1 del Codice.
Consulta tutte le decisioni iscrivendoti all’Archivio IAP
Torna all’elenco delle decisioni