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Ingiunzione n. 93/18 del 19/11/2018
Nei confronti di Zeta Farmaceutici S.p.A.
Mezzi Leaflet
Prodotto Integratore alimentare
Articoli violati 2,23bis

Il Presidente del Comitato di Controllo visto il messaggio pubblicitario “Ideale per tutte le donne che amano prendersi cura della propria pelle”, diffuso attraverso un leaflet relativo a “Collagene Beauty Drink” – Naturviti ritiene lo stesso manifestamente contrario agli artt. 2 – Comunicazione commerciale ingannevole e 23bis – Integratori alimentari e prodotti dietetici – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, poiché quanto prodotto dall’inserzionista, in seguito alla richiesta del Comitato di Controllo, intesa a verificare ai sensi degli artt. 6 e 32 del Codice l’asserita efficacia del prodotto pubblicizzato, non è stato ritenuto idoneo a supportare le promesse pubblicitarie.

Il messaggio è volto a promuovere l’efficacia di un integratore alimentare con finalità cosmetiche contente collagene, acido jaluronico e altri principi che avrebbe effetti sulla luminosità e idratazione della pelle, sulla riduzione della comparsa dei segni dell’invecchiamento, riduzione della profondità delle rughe e miglioramento del contorno occhi. A tale scopo vanta risultati “dimostrati” da studi clinici che avrebbero confermato promesse del tipo “35% riduzione della profondità delle rughe del contorno occhi, 60% aumento della produzione di Pro-Collagene, 7% aumento elasticità della pelle, idratazione 11-14%”. La documentazione prodotta dall’inserzionista illustra in forma sintetizzata (non essendo stati prodotti gli studi clinici nella loro forma integrale) i risultati relativi agli effetti di un prodotto denominato “Verisol”, che non sembra tuttavia coincidere con quello oggetto del messaggio pubblicitario, nonostante tale denominazione sia comunque riportata nella comunicazione stessa. Ciò crea in ogni caso un’ambiguità la cui soluzione non può essere unicamente lasciata all’interpretazione del consumatore. Non risultando provata l’autenticità e la correttezza dei risultati vantati nel messaggio, ad avviso del Comitato, il riferimento agli studi clinici e a “risultati dimostrati”, così come agli specifici valori percentuali, appaiono fuorvianti e volti unicamente ad attribuire al prodotto un’impropria aura di scientificità. Il Comitato rileva inoltre l’improprietà delle immagini “prima-dopo”, in quanto scorrette sia da un punto di vista per così dire tecnico, perché non tengono conto della inevitabile variabilità della risposta individuale al trattamento reclamizzato, sia da un punto di vista prettamente comunicazionale, in quanto suscettibili di rendere il messaggio eccessivamente enfatico e illusorio.

IAP è membro di EASA - European Advertising Standards Alliance e di ICAS - International Council on Ad Self-Regulation EASA_50