Il Comitato di Controllo ha chiesto l’intervento del Giurì nei confronti di ELAH DUFOUR SpA in relazione al messaggio pubblicitario relativo a “Crema Novi”, apparso sulla stampa, ritenendolo in contrasto con l’art. 2 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Il messaggio, sotto l’intestazione “Crema Novi Bontà naturale da sempre”, illustra in primo piano un vasetto del prodotto pubblicizzato, di cui vengono evidenziate caratteristiche nutrizionali, tra le quali “non contiene grassi diversi da quelli per natura presenti nelle nocciole e nel cacao”, “fonte di calcio”, “ricca di fibre”, “fonte di magnesio”, “ricca di grassi insaturi più salutari dei grassi saturi”. Ad avviso del Comitato, la comunicazione veicolerebbe un messaggio fuorviante e parziale per i consumatori, volto unicamente a presentare il  prodotto come portatore di vantaggi nutrizionali, e dunque salutare. Sebbene potenzialmente legittimi, i claim sarebbero per il Comitato fuorvianti anche perché riferibili ad una quantità di 100gr di prodotto, ovvero circa mezzo vasetto, che oltre ad andare oltre una ragionevole porzione di consumo, non potrebbe essere integrata in un corretto comportamento alimentare. Inoltre il messaggio non indicherebbe la fonte dell’affermazione relativa ai grassi insaturi e, nel suo complesso, indurrebbe il consumatore a sottovalutare gli zuccheri, i grassi totali e le calorie del prodotto, dunque l’importanza di limitarsi ad un consumo moderato dello stesso. L’identità della crema pubblicizzata sarebbe stravolta dal messaggio, che non terrebbe conto della sua categoria di appartenenza e del suo ruolo nella dieta complessiva.

ELAH DOUFUR SpA ha eccepito che i claim riportati nel messaggio sono veritieri, corretti e conformi alla legislazione in materia. Il fatto che i grassi insaturi vengano definiti più salutari di quelli saturi sarebbe poi un dato dimostrato da tempo, tanto che anche l’EFSA ha evidenziato gli effetti benefici del sostituire i grassi saturi con quelli insaturi. Il messaggio inoltre non conterrebbe alcuna rappresentazione che possa indurre il pubblico a comportamenti alimentari scorretti, in quanto si limiterebbe a indicare la presenza di nutrienti utilizzando le espressioni previste dalla normativa in vigore.

Il Giurì ha ritenuto che il messaggio non possa considerarsi ingannevole agli occhi del consumatore. Pur dando atto al Comitato di aver meritevolmente messo in luce la sempre più frequente tendenza della comunicazione pubblicitaria a utilizzare indicazioni nutrizionali in contesti che potrebbero vanificare la finalità della specifica normativa, scorporando dal prodotto singole sostanze che non ne sono rappresentative, tuttavia il Giurì ha ritenuto che nel caso specifico non vi siano elementi che possano giungere a fuorviare il consumatore. Il messaggio presenta infatti informazioni corrette e in linea con la normativa vigente; è apparso su una rivista acquistata da persone che amano cucinare e si presume, ad avviso del Giurì, informate su cibi, alimenti e contenuto calorico degli stessi e che dunque non possono essere ingannate dalla presentazione di una crema spalmabile alle nocciole e al cioccolato per il mero fatto che vengano esaltate sue specifiche componenti in consonanza alle indicazioni di legge.