Apertura dell’Anno IAP: oltre 23.000 i casi esaminati. Un sistema efficiente, tempestivo ed effettivo
Si è svolta il 7 aprile a Milano l’Apertura dell’Anno IAP, occasione per l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria di condividere i risultati del proprio lavoro e proseguire nel dialogo con le istituzioni pubbliche. L’esercizio 2013 si è chiuso superando quota 23.000 interventi conclusi dalla sua costituzione nel 1966.
I lavori della giornata sono stati aperti dal suo Segretario Generale, Vincenzo Guggino, che ha illustrato nel dettaglio i dati dell’attività nel 2013. “Il ruolo pubblicistico svolto dall’Autodisciplina pubblicitaria è attestato anche dal rilevare che il 92% dei provvedimenti autodisciplinari riguarda la tutela del consumatore e del cittadino. Ciò rappresenta la migliore credenziale per interloquire con le Istituzioni pubbliche al fine di “fare sistema” all’insegna del migliore funzionamento del mercato e della tutela dei cittadini. E ciò sta avvenendo con l’Autorità Antitrust e con i Comuni italiani.” ha affermato il Segretario Generale.
È poi seguito l’intervento del Presidente del Giurì, Antonio Gambaro, che, nella sua relazione annuale sulla giurisprudenza autodisciplinare, ha osservato come il Giurì sia stato chiamato nel corso dell’anno trascorso ad affrontare questioni sempre più complesse, parallelamente alla crescente complessità delle offerte sul mercato, specie in relazione ad alcuni servizi. Tale complessità, che rende difficoltoso agli operatori comunicare attraverso quelle semplificazioni che invece rendono il linguaggio pubblicitario efficace, determina la necessità di regole flessibili. Un’esigenza cui le regole dell’autodisciplina riescono ad andare incontro, grazie ai parametri della misura, dell’equilibrio e della ragionevolezza a cui si ispirano. Parametri che consentono alle valutazioni del Giurì di incoraggiare, ad esempio in relazione ai claim ambientali, l’innovazione e il progresso, evitando la diffusione di mistificazioni.
La giornata è poi proseguita con una tavola rotonda dal titolo “La comunicazione commerciale: sviluppi recenti e le opportunità della co-regulation”, nella quale hanno autorevolmente rappresentato le Istituzioni il Vice-presidente ANCI, Alessandro Cattaneo, il Vice-Presidente del Comitato di Controllo, Elisabetta Mina, il Direttore generale per la Tutela del consumatore dell’Antitrust, Giovanni Calabrò, e il Sottosegretario per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto. Ha moderato il dibattito la giornalista Simona Tedesco.
Il Vicepresidente ANCI Alessandro Cattaneo, a seguito della recente sottoscrizione del Protocollo d’Intesa per tutelare la dignità femminile, ha sottolineato l’importanza di tale accordo, che consente di avere una regolamentazione chiara, di supporto all’attività dei comuni nella gestione delle questioni legate alla necessità di una comunicazione commerciale corretta anche sui media locali, ma anche degli stessi operatori che possono sviluppare strategie e creatività nell’ambito di regole precise e valide per tutti.
Il Vice-Presidente del Comitato di Controllo, Elisabetta Mina, al proposito ha evidenziato come l’accordo con l’ANCI consenta un controllo efficace su un mezzo, l’affissione, che per sua natura risulta particolarmente pervasivo e che, in relazione ad esempio a temi come quello della tutela dell’immagine della donna in pubblicità, è bene che non sfugga al controllo autodisciplinare. Il Comitato riceve tante segnalazioni ogni anno e in quanto tale ha un punto di osservazione privilegiato nei confronti del dibattito sociale sui temi connessi alla comunicazione commerciale, che oggi è sempre più articolato intorno alla consapevolezza che avere dei diritti non sempre equivale a poterli esercitare.
Giovanni Calabrò, Direttore Generale per la Tutela del Consumatore dell’Antitrust, ha sottolineato l’importanza del ruolo di filtro svolto dallo IAP, che consente all’Autorità Garante di intervenire solo nei casi estremi, annunciando che dal 26 marzo l’Autorità ha riacquistato competenze nell’applicazione del Codice di Consumo nei settori regolamentati.
“Lo scrutinio preventivo esercitato dallo IAP è un contributo importante ai fini delle decisioni dell’AGCM, che ne terrà conto nei limiti dei suoi poteri”, ha aggiunto Calabrò, riconoscendo nello strumento del parere preventivo un elemento conoscitivo fondamentale per l’Autorità, che auspica ad uno scambio informativo in tal senso, capace di ridurre i possibili conflitti.
“L’attività dello IAP, seppure in un ambito privatistico e consensuale, opera una tutela dell’interesse collettivo, in pieno rispetto del principio di sussidiarietà introdotto dall’art. 118 della Costituzione”. Così è intervenuto Ivan Scalfarotto, Sottosegretario per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, che ha manifestato apprezzamento per l’attività dell’Istituto, che negli anni ha acquistato credibilità e non si è limitato a una tutela di interessi particolari, ma ha anzi operato per dare risposte rapide nell’interesse di tutti. Scalfarotto ha espresso l’auspicio che la tutela del consumatore possa reggersi sulla forza di entrambe le colonne del sistema, ovvero sia del controllo pubblico che di quello autodisciplinare, sfruttando le loro differenze e realizzando una co-regulation efficace.