Ingiunzione | n. 10/18 del 26/1/2018 |
Nei confronti di | Coswell Spa |
Mezzi | Stampa |
Prodotto | Cioccolato |
Articoli violati | 2 |
Il Presidente del Comitato di Controllo visto il messaggio pubblicitario “La Cioccolata che fa benissimo, è Buonissima”, relativo al prodotto “Buonissima L’Angelica”, rilevato su Corriere della Sera del 21 novembre 2017 ritiene lo stesso manifestamente contrario all’art. 2 – Comunicazione commerciale ingannevole – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Il messaggio, sotto l’intestazione “La Cioccolata che fa benissimo, è Buonissima.” mostra in primo piano il vasetto della crema alle nocciole e cacao pubblicizzata e una tavoletta di cioccolato, mentre la bodycopy spiega che si tratta di una nuova “cioccolata funzionale” e che ogni gusto in cui è disponibile, sia in versione tavoletta che spalmabile, corrisponde a una diversa funzionalità, ad esempio: “Buonumore”, “Linea e Bellezza”, “Memoria e funzioni cognitive”, “Tono ed Energia”. Spiega inoltre che per ogni gusto il prodotto contiene “microRepair®”, che offrirebbe “protezione per i tuoi denti”. Una simile costruzione comunicazionale, ad avviso dell’organo di controllo, contrasta con l’art. 2 del Codice, in quanto veicola un messaggio fuorviante per il pubblico dei consumatori. Sebbene infatti i prodotti contengano vitamine e minerali in misura tale da rendere plausibili alcuni vanti riportati nel messaggio, il carattere eccessivamente perentorio della comunicazione non rende accettabili le assolute promesse relative a: – “Buonumore”, perché il claim concesso alle vitamine del gruppo B, contenute nel prodotto, va declinato unicamente nei termini di un contributo “al buon funzionamento del sistema nervoso”; – “Linea e Bellezza”, posto che al cromo presente nel prodotto è autorizzato un claim quale contributo “al normale metabolismo dei micronutrienti”, mentre riguardo alla vitamina e allo zinco sono rispettivamente autorizzati claim riferiti a “protezione delle cellule dallo stress ossidativo” e “mantenimento di una pelle normale”. Inoltre, nel messaggio si afferma che la cioccolata pubblicizzata è “arricchita con estratti nutraceutici naturali”, e che proprio in virtù di tale caratteristica “si arricchisce di benessere”, associando quindi le funzionalità vantate alla presenza degli estratti botanici cui si fa riferimento: tuttavia i claim collegati ai cosiddetti “botanicals”, autorizzati dal Ministero della Salute, possono essere utilizzati solamente con riferimento agli integratori alimentari e non di per sé agli alimenti. Infine, espressioni come “fa benissimo”, “piacere senza rimorsi” risultano scorrette in relazione alla categoria di appartenenza del prodotto e al suo ruolo nella dieta complessiva, in quanto il messaggio pubblicitario ha l’effetto di creare un alibi al consumatore, rassicurandolo sul fatto che il prodotto, in tutte le varianti in cui gli viene presentato, è sì goloso e appetibile, ma “fa bene alla salute”, perché apporta specifici benefici. Gli effetti vantati peraltro, che non richiamano in nessun modo i pericoli in ogni caso inerenti al consumo di zucchero e grassi, di cui tutte le autorità nazionali e internazionali concordano nel raccomandarne la riduzione, risultano ambigui e ingannevoli e non possono essere accettati. In tale contesto risulta altresì scorretto il vanto di “protezione dei denti” che i prodotti garantirebbero al consumatore, considerato che zucchero e saccarosio presenti nei prodotti sono comunque rilevanti fattori eziologici della carie dentale, laddove invece la comunicazione nel complesso accredita il convincimento che il consumo di queste specifiche cioccolate sia immune da simili rischi. |